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Visualizzazione dei post da 2014

Il Combat Rock di Parisi

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Et C’Est Passe TrackList 1. Et C’Est Passe 2. Qui Ci Vorrebbe John Wayne 3. Il Grande Cielo 4. Tempi Duri 5. Arrendetevi Siete Circondati 6. Il Dolce Tempo di Maria 7. Non Faccio Prigionieri MIMMO PARISI – Et C’Est Passe (2014 – Autoprodotto) ‘Et c’est passè’ è un titolo collegato al nome del cantautore Mimmo Parisi. E', sostanzialmente, il risultato delle sue ultime fatiche artistiche che ha presentato come cd digitale, scaricabile, fra l’altro, in perfetto free download, su Jamendo al seguente link,  https://www.jamendo.com/it/list/a133344/et-c-est-passe . Parisi è un autore sui generis, in quanto non limita il proprio operato all’interno del binomio parole/musica, ovvero il classico sentiero percorso dal cantautore di marca classica, ma spazia, complice anche la possibilità offerta dalla registrazione digitale, verso tutti gli aspetti strumentali dei quali è costituito un album di canzoni. Mimmo Parisi ha una  naturale predisposizione per il rock,

Viva Braveheart, anche se ha perso

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I no hanno vinto con 10 punti di vantaggio sugli avversari. Il  55%  di voti non ha voluto l' indipendenza , l' affluenza  record è stata ben dell' 84  per cento. David Cameron è, nella sua soddisfazione, comunque già avanti con il tema Scozia, infatti pensa di dare le possibilità di “devolution” a queste forze autonomiste che sono sicuramente da tenere in considerazione. Oltre alla Scozia, anche l’ Irlanda del Nord e il Galles potrebbero usufruire della visione progressista di Cameron. Infatti, oltre alla stessa Union Jack della Regina, anche il resto dell’Europa era in fibrillazione per i risultati di questo referendum made in Scozia. In caso di separazione le ripercussioni, si temeva, sarebbero state se non catastrofiche, perlomeno di importante rilievo per tutte le nazioni europee, prima, e extraeuropee dopo, visto che il mondo attuale è pur sempre eurocentrico . Almeno finché i paesi dell’area cinese e giapponese non s’impossessino del mercato globale. Se si p
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Cantautore, poeta, scrittore. Canadese di nascita. Con la sua voce, sottile e incisiva come una rasoiata, ha scritto pagine fondamentali della storia musicale mondiale degli ultimi 50 anni, con pezzi come Suzanne, Hallelujah (di cui Bob Dylan eseguì una memorabile cover dal vivo nel 1988 e che nel 2001 fu inserita nella colonna sonora del film d’animazione Shrek) o, ancora, Avalanche, ispirando intere generazioni di artisti, da Nick Cave a Steven Patrick Morrissey degli Smiths, a Fabrizio De André. L’intramontabile Leonard Cohen torna, a due anni dall’ultimo lavoro (Old Ideas), con un album di inediti per l’etichetta Sony/Columbia, Popular Problems, il tredicesimo della sua lunghissima carriera, annunciato per il 23 settembre, appena due giorni dopo il suo 80esimo compleanno. Ma già da oggi è disponibile sulle maggiori piattaforme di streaming il brano Almost Like The Blues. Un autoritratto di Leonard Cohen Nove in tutto le tracce inedite di Popular Problems: Slow, Almost Like Th

Note d'autunno

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Marco Ligabue , fratello del più noto Luciano, ha rilasciato il primo singolo che farà parte del cd che sarà lanciato nel post estate. La canzone si chiama “ Ti porterò lontano ” ed è disponibile sui principali digital store. Il brano si avvale di un videoclip diretto da Maurizio Bresciani e visibile su Youtube e realizzato negli Usa. Marco Ligabue ha dichiarato su Facebook che, in una società che vuol plagiarti, spesso gli succede di voler fuggire senza nemmeno la valigia . Il cantautore di Correggio fa notare come uno dei meccanismi che incatenano l’individuo in modo errato a questo mondo che passa il minimo sindacale , è il fatto che ‘ qualcuno ’ ci convinca che esista un unico colore e un unico modo di intendere la vita. Questo porta la persona ad abbassare gli occhi. Ci vuole poco però, alzando gli occhi, per rendersi conto che mille sfumature sono pronte a colorare l’esistenza. Per il cantautore Mimmo Parisi e per la sua Stratocaster Marshalldipendente è disponibile su

Ci siamo, il debutto ufficiale di Vasco Rossi a Roma

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Ci siamo, il debutto ufficiale di  Vasco Rossi  a Roma è stato celebrato. Il verbo celebrare, vista l'affluenza vertiginosa dei suoi "discepoli", non poteva essere lasciato sul vocabolario ad ammuffire. Questa è stata la prima tappa dei suoi sette concerti, come al solito e come ha abituato i fan, unici e irripetibili. Il titolo di quest'anno è  Live Kom 2014 . Le prime recensioni parlano di grande energia ed impeto grintoso. Il sold out è assicurato per tutti i rendez-vous al gusto di  watt sparati  nel cielo. La Repubblica  ne parla così: "Si presenta con una giacca in pelle argentata, l'apocalisse di Vasco-Kurtz è una scarica di potenza ed energia in cui la poesia delle sue canzoni, a cominciare dal manifesto di "Vivere", fa i conti con la doppia cassa del batterista americano. È davvero una svolta: l'inizio è una bordata heavy metal che spettina e quasi stordisce la platea, poi si ascolta "... Muoviti!" da Liberi Liberi, l&#

Quando non 6 Renzi o la Merkel

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“Quando non 6 Renzi o la Merkel”, si potrebbe dire parafrasando i titolo dell’album d’esordio di un cantautore italiano. Così pensano gli italiani che vorrebbero fare e non possono. Il fatto è che non solo non possono, ma non trovano plausibile spiegazione al fatto che il “tipo tweet tweet” abbia convinto schiere di politici di lungo corso (o così pare) sulla sua bontà di cavallo di razza dalle eccelse qualità di statista: le banalità che afferma sono da secoli biada della politica più bolsa eppure è li a promettere cose che non manterrà (perché non può: basterà aspettare qualche mese per rendersene conto ). Il famoso 40 per cento delle europee , va da se, è l’unico punto chiaro nella sua carriera ed è collegabile a un numerino: 80 euro , ovvero, io ti do 80 denari e tu… “Quando non 6 Renzi o la Merkel ”, seconda ripresa. Qui si parla di una signora, tra l’altro straniera, quindi ci si limiterà a segnalare come si è facilmente bravi a fare i primi della classe quando la stessa è

Europee 2014: ha vinto Giuda

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Ci sta tutta. Tra la crisi e l’inflazione, tra la disoccupazione e il leasing fatto per andare in vacanza (ma chi cazzo ha fatto mai passare l’idea che bisogna andare per forza in vacanza?), 30 denari non bastano più: ne occorrono almeno 80, quelli che ha dato loro il signor Renzi e che pagheremo noi facendoci ulteriormente il culo sul nostro lavoro! In sintesi, gli italiani sono affetti dalla sindrome di Giuda . Una famiglia media con quella cifra risolve niente, al massimo va in pizzeria qualche volta, ma loro si sono venduti lo stesso. Quindi e riassumendo, trionfo   Renzi , ridimensionamento   Grillo che ha comunque conservato la forza propulsiva iniziale , delusione   Berlusconi . Le   elezioni Europee e Comunali   si sono trasformate in un vero plebiscito per il   Partito democratico , il cui consenso (seppur con i dati ancora parziali) è andato al di là di ogni più rosea aspettativa.  Lo dicono i dati, che parlano di una vittoria schiacciante per i democratici: il   Pd è al

Rock targato Ricky Portera & Mimmo Parisi

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(Selezione a cura di Angela Stella, webber e rock fan ) La rete annuncia un grande ritorno. A distanza di 7 anni dalla sua ultima pubblicazione si ripresenta sul panorama musicale internazionale  Ricky Portera  un artista straordinario nella sua completezza che ha per lunghi anni  calcato i palchi con il grande Lucio Dalla. Un mito della chitarra per genialità ed espressività , che ha  saputo  in questo nuovo lavoro dal titolo “Fottili” confezionare e realizzare sapientemente un progetto ambizioso. La sua voce particolare, miscelata ad arrangiamenti calibrati, non possono passare inosservati anche per la squisitezza dei testi e dei suoi assoli sempre sopra le righe. Ospiti importanti hanno dato il loro  prezioso contributo, Gaetano Curreri , PierDavide Carone, Pino Scotto, Andrea Innesto (Cucchia), Claudio “Gallo “ Gollinelli…. solo per citarne alcuni. La produzione discografica è a cura di Beppe Aleo per Videoradio. Voto 9/10. In uscita il 27 Maggio! Novità anche per Mimmo P

Il ritorno di Gianluigi dei Litfiba

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(A cura di Diego Romero, blogger e reporter freelance) Da http://www.caffenews.it/ seleziono la notizia del ritorno di una voce particolarmente rappresentativa del rock made in Italy: Gianluigi Cavallo, il quale deve poco, secondo me, ai pur deflagranti Litfiba. Cabo, dopo i Litfiba si era ritirato a vita privata, lavorando nella sua azienda (la  Virtualcom interactive ), con la quale ha intrapreso delle iniziative pionieristiche nel campo del software. È tornato sulle scene lo scorso 8 gennaio (giorno del compleanno di David Bowie), dopo poco più di sette anni dall'addio ai Litfiba, con un videoclip in bianco e nero che lo vede impegnato nella reinterpretazione di  Heroes  del Duca Bianco. Il videoclip è un tributo ai fan che, anche dopo il 2006, gli sono rimasti vicini supportandolo e continuando a dimostrargli il proprio affetto. Ed è su Facebook (fonte:  QUI ) che il cantante emiliano si è rivolto ai propri supporters con queste parole d'affetto, present

Il ritorno del grande Cabo, ex Litfiba

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(Presentazione e selezione degli aggiornamenti dal web a cura di Diego Romero, giornalista freelance) Si chiama "Heroes", il nuovo singolo di Gianluigi "Cabo" Cavallo, voce dei Litfiba dal 2000 al 2006 (4 dischi d'oro, oltre 200.000 copie vendute). Il titolo è tutto un programma e potrebbe essere, senza modestia paventata, un segno verbale autocelebrativo. Eroi lo siamo del resto tutti. Di alcuni sono raccontate le gesta in forma pubblica, di altri in forma privata e minimalista, della serie che tu sia bravo lo sa il salumiere, il barbiere e l'orologiaio sotto casa, ah, anche la nonna. Cabo Cavallo è indubbiamente uno degli artisti più sottovalutati di questa Italia piagnona. Comunque il videoclip di "Heroes" è stato inaspettatamente pubblicato su Youtube da meno di una settimana rompendo un silenzio discografico che durava da 7 anni. La reinterpretazione del classico di David Bowie, un omaggio al Duca Bianco in occasione del suo sessantasette

Insieme a Luca Carboni

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  Luca Carboni "Fisico & politico tour"   Versione stampabile   Acquista Biglietti   Dove Dormire La voce   Approfondimenti        INFO    |    ACQUISTA      INFO    |    ACQUISTA      INFO    |    ACQUISTA   Eventi, Novità, Curiosità   Luca Carboni "Fisico & politico tour" >   Home   >   Evento   >   Pop   L'evento si è svolto il 05/02/2014 Fondazione Musica per Roma presenta Luca Carboni "Fisico & politico tour" Un evento di    La voce da 25 a 45 euro  Elenca prossimi eventi   Luca Carboni   voce  Antonello Giorgi   batteria  Ignazio Orlando   basso Mauro Patellie   chitarre Vince Pastano   chitarre  Fulvio Ferrari   tastiere Luca Carboni festeggia i trent’anni di carriera con il tour teatrale di “Fisico & politico”, l’album uscito lo scorso ottobre con una tracklist che mette insieme alcuni indimenticabili successi del cantauto

Il rock secondo Paul Stanley

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Insieme al grande Paul, anch’io rispondo alla domanda sul perchè essere rock e non qualcos’altro. Perchè mi piace il rock? Perchè il rock è individualità, non c’è una sola band o un solo personaggio che assomigli a qualcun altro (escluso gli epigoni che non capiscono quanto sia valido essere anche il più scalcagnato chansonnier del mondo conosciuto, ma essere se stessi!). Io adoro la musica della Motown, ma gli artisti erano prodotti in serie, mi piace il rap ma i rapper purtroppo hanno perso (buona parte di loro) la coscienza della loro provenienza, mi piacciono le boy band ma non quando dicono che hanno un passato incredibile alle spalle (a 15-16 anni, per questioni anagrafiche, non lo si può semplicemente avere). Nel rock se apri il libro vedi che in ogni pagina c’è un tipo di individualità diversa. E questo rappresenta la condizione umana, l’essere ribelle, capire che nessuno è veramente superiore a te, nemmeno per decreto divino. Nelle democrazie la parola p

Tre letture: due poesie e una canzone

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Tenendo ben a distanza la retorica di una certa idea sulla figura della madre, ma piuttosto cercando vie nuove, riportiamo qui qualche scritto di autori che, solo per una questione squisitamente temporale, a volte sono confusi con quella pletora di narratori di mamme stereotipate. Il primo è niente di meno che il Generale. Mia Madre (Giuseppe Garibaldi) Nelle circostanze più terribili della mia vita, quando l’oceano ruggiva sotto la carena, contro i fianchi della mia nave, sollevata come un sughero; quando le palle fischiavano alle mie orecchie e piovevano a me d’intorno fitte come la gragnola, io vedevo sempre mia madre inginocchiata, immersa e nella preghiera, ai piedi dell’Altissimo. Ed in me, quello che trasfondeva quel coraggio, di cui anch’io rimanevo stupito, era la convinzione che non poteva cogliermi alcuna disgrazia, mentre una così santa donna, un tale angelo pregava per me. Il secondo invece rimanda ai libri di lettura del post dopoguerra,