Quei giorni quando tutto cambia

Nel settembre torrido del 1984, Elia vive con i genitori nella campagna emiliana, nota per la commistione di cattolicesimo e socialismo nostrano. William, il padre, ha una forte inclinazione ideologica al marxismo mentre la madre Maddalena è una fervente cattolica. Il tempo è quello della vendemmia, e ad aiutare nel vigneto di famiglia arriva la nipote di una coppia di compaesani: Emilia. Presuntuosa e disinvolta, Emilia è una rivoluzione nella quotidianità provinciale di Elia.
Opera prima di Marco Righi, I giorni della vendemmia è una sorpresa graditissima e inaspettata: racconto di un’esperienza di fine estate che non può che ricordarci per ambientazioni, atmosfere, fotografia, tempistiche di un certo Bernardo Bertolucci, come ad esempio in Io ballo da sola.
Il respiro del film I giorni della vendemmia trova il suo corrispettivo cantautorale in un brano celato nel profondo della luce autunnale, Ma tutto cambia. Questo brano è già stato pubblicato da qualche tempo ed è ascoltabile qui:
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Come si può notare, le note di Ma tutto cambia, in questa occasione, accompagnano un film particolarmente intenso come Un amore senza fine. Il brano è composto e cantato dal cantautore Mimmo Parisi.

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