Charlie Hebdo, attacco alle matite francesi

Come si può vivere e prepararsi alla semina del terrore? C'è una logica che può essere condivisa, perlomeno scientificamente, psicologicamente? Probabilmente esiste una risposta soddisfacente a questa domanda, ma al popolo, alla gente comune che si rattrista per un lavoro che tarda ad arrivare, che si appassiona a un gol mancato, che si preoccupa per la bimba con la varicella e per tante altre 'banalità' che costituiscono la vita che scorre tutti i giorni, questa risposta sfugge. D'altra parte, non solo la logica dei terroristi è avulsa dalla gente, ma, per ironia della sorte, il terrore va a battere cassa proprio a loro: ecco quindi, in questo contesto, entrare in scena un altro vissuto invano, Amedy Coulibaly.
Questi, a quanto pare, ha tentato di mediare una soluzione di salvezza per i due fratelli. L'8 gennaio aveva ammazzato una poliziotta, un gesto assassino che sembrava non aver collegamento con gli attentatori di Charlie Hebdo. Purtroppo, come si è visto, le cose non stanno così. Infatti il 9 gennaio è entrato in un supermarket, ha fatto degli ostaggi, e ha ammazzato ancora.
Un trio e una storia, quella dei fratelli Cherif e Said Kouachi, e Amedy Coulibalyche, quando le ombre della sera invernale hanno iniziato a disegnarsi su Parigi, improvvisamente si è trovata all'ultima pagina. La pagina della fine. Le forze di polizia, le teste di cuoio e i loro dirigenti hanno rotto gli indugi e hanno attaccato. Non si poteva più temporeggiare. Il sole calava e la notte non avrebbe portato consiglio, questo hanno pensato in Francia.
"Matite spezzate", ecco il crimine di Cherif e Said Kouachi, e Amedy Coulibaly. Hanno preso le matite occidentali e le hanno rotte con i loro proiettili. Dal luttuoso 11 settembre il terrorismo di marca islamica ha fatto grandi passi. Per quanto l'argomento sia negativo, bisogna riconoscere che questi terroristi hanno messo a fuoco cosa veramente possa abbattere un popolo: la distruzione della loro cultura. Una cultura che sa di penne che scricchiolano e matite odorose di legno. Una civiltà avanza nella Storia con saggezza, circospezione. E scrive; prende appunti con i suoi pezzetti di legno con l'anima di grafite. E con quella stessa grafite fa schizzi e disegna.
E COSA FACEVANO I GIORNALISTI E I VIGNETTISTI DI CHARLIE HEBDO SE NON SCRIVERE E DISEGNARE?
Hanno voluto spezzarle quelle matite, hanno voluto spezzare la libertà d'espressione che simbolizzano. Ecco quindi l'Occidente ferito a morte da tre progetti di vita mancati, e plagiati da menti lontane che gestiscono scuole di terrorismo esotico.
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