Quando non 6 Renzi o la Merkel

“Quando non 6 Renzi o la Merkel”, si potrebbe dire parafrasando i titolo dell’album d’esordio di un cantautore italiano. Così pensano gli italiani che vorrebbero fare e non possono. Il fatto è che non solo non possono, ma non trovano plausibile spiegazione al fatto che il “tipo tweet tweet” abbia convinto schiere di politici di lungo corso (o così pare) sulla sua bontà di cavallo di razza dalle eccelse qualità di statista: le banalità che afferma sono da secoli biada della politica più bolsa eppure è li a promettere cose che non manterrà (perché non può: basterà aspettare qualche mese per rendersene conto). Il famoso 40 per cento delle europee, va da se, è l’unico punto chiaro nella sua carriera ed è collegabile a un numerino: 80 euro, ovvero, io ti do 80 denari e tu…
“Quando non 6 Renzi o la Merkel”, seconda ripresa. Qui si parla di una signora, tra l’altro straniera, quindi ci si limiterà a segnalare come si è facilmente bravi a fare i primi della classe quando la stessa è spaziosa e formata da primi della classe, per decreto divino o per fortuna terrena. Vale la pena solo ricordare a chi si permette il lusso di dare i compiti a casa a questi poveri italiani (dovrebbero, in verità, sbrigarli i parlamentari i quali, tra l’altro, oltre a sbagliare di continuo le loro mosse politiche sono pure disinformati anche su quello che dovrebbe essere il loro campo specialistico: alcuni di loro - date un'occhiata ai servizi delle Iene! - non conoscono nemmeno il numero degli articoli presenti nella Costituzione italiana!), quegli stessi, ovvero i politici teutonici, pare che abbiano dimenticato, loro che danno compiti alla scolaresca italica, che nel 1992 furono favoriti nel progetto degli Stati Uniti d’Europa proprio dall’Italia politica di allora!
Comunque, la parafrasi citata all'inizio fa riferimento a “Quando non 6 Totti o Ligabue”, l’album d’esordio del rockantautore Mimmo Parisi. Questo "biglietto di presentazione" sintetizza e riassume la visione personale del suo autore. Il progetto musicale è composto da 8 tracce che, nel suo composito organismo di parole e note, tende a raccontare storie prese direttamente dalla strada e dal vissuto personale che, va da se, è il colore caratterizzante il prodotto artistico in qualunque campo culturale. Storie ardue, che appartengono al sociale, al politico, magari con un sotteso pensiero all’insegna del “prima o poi arrivano i nostri”, insomma ritratti di umanità il più delle volte messi in disparte dallo sguardo comune e dei quali Parisi pensa sia giusto e legittimo occuparsene. Il disco invita e sprona l’ascoltatore ad osservare attentamente ciò che ci circonda, contestando con forza le preclusioni e le indifferenze, elementi che sembrano rappresentare una costante della società del tweet, dove niente ha bisogno di riflessione. La scrittura di questo rockantautore esalta l’individualità in quanto portatore di competenze alternative, salva la libertà di poter scegliere ciò che si vuole essere, l’importanza della personalità e l’apertura a chi ha una voglia sana di dialogare. Potete fare il free download a questo link:


Diego Romero, blogger

Commenti

  1. Renzi è un altro "fate fare a me che ci so fare". Tutti i volponi della politica, quelli di lungo corso, dovrebbero vergognarsi di appoggiare il boy scout fiorentino: dovrebbero essere tutti licenziati, non son capaci di dire nemmeno cazzate come Renzi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Aerosmith, problemi al cantante

Gilby, il chitarrista che sostituì Izzy Stradlin nei Guns n’ Roses