D. Carrisi e M. Parisi, romanzi per un marzo in zona rossa

 


In questa Italia che si tinge ancora una volta di rosso virus, i libri sono una risorsa immancabile. Oggi segnaliamo Io sono l'abisso e Nemmeno il tempo di un abbraccio.

Il primo appartiene alla penna gonfia di misteri del valido Donato Carrisi, che ricordiamo anche per  la regia di film ispirati alle proprie inquietudini. E, a proposito di quest'ultime, esse non mancano di certo in questa sua opera. Il secondo romanzo, frutto delle emozioni di Mimmo Parisi, pesca la trama nella contemporaneità. Nella stagione inattesa del coronavirus.

Io sono l'abisso (Longanesi), di Donato Carrisi

Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s'intravede all'orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L'uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto. L'uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l'eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall'incontro con la ragazzina col ciuffo viola.

Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni), di Mimmo Parisi

È il 9 marzo 2020 quando il lockdown blocca l’Italia. Nico e Stella, come tutti gli italiani, sono confinati in casa; e sui balconi: il loro luogo “d’incontro”.  Nico, non bastasse il casino della pandemia, vive anche affannosamente una patologia agli occhi; ed è in attesa di un trapianto. Anche Stella ha problemi di salute, ma per non aggravare l’ansia del ragazzo, gli nasconde il suo stato.

Lui abita in una modesta casa, di fronte alla megavilla di lei, appartenente a una famiglia che compra azioni della Ferrari. I due vivono l’unico tipo di amore permesso dal Covid-19, quello degli sguardi dai balconi e delle dichiarazioni al computer. Il diverso status sociale delle loro famiglie – e quindi la differente ‘resistenza’ al coronavirus – crea in Nico un momento di sconforto.

Commenti

Post popolari in questo blog

METALLICAmente

Aerosmith, problemi al cantante