Prima il referendum





A proposito di risorse per le popolazioni terremotate. È convinzione berlusconiana che il referendum sia tutto sbagliato, perché spacca l’Italia proprio mentre la politica dovrebbe unirsi per soccorrere gli sfollati. Dei veri statisti (questo il messaggio recapitato a Palazzo Chigi) stopperebbero il referendum, darebbero ai terremotati i 300 milioni risparmiati grazie al rinvio del voto, si metterebbero tutti insieme intorno a un tavolo, rifarebbero da cima a fondo l’«Italicum» cancellando il ballottaggio, e aggiusterebbero la stessa riforma costituzionale che rappresenta il motivo dello scandalo.
A questo tema, Renzi, ha risposto con buonsenso: “Mi pare giusto. Anzi, lasciamo perdere il referendum e destiniamo quei soldi alla ricostruzione post sisma“. Anzi, no. La vera risposta a quel milionario di Berlusconi è stata un’altra (A proposito, quest’ultimo ha ripetuto per anni che era sceso in campo per il popolo: perchè non diventa un uomo qualunque ‘liberandosi’ di tutti quei soldi destinandoli agli sfortunati del centro Italia?). Comunque e ritornando a Renzi, la risposta è stata: “Ma chi l’ha detto che perderemo?”. Come volevasi dimostrare. Prima il popolo… pardon, il potere.

Commenti

Post popolari in questo blog

METALLICAmente

Aerosmith, problemi al cantante

Gilby, il chitarrista che sostituì Izzy Stradlin nei Guns n’ Roses